Marzo 2020. Rigenero il ricordo…

Veronica D'Onofrio

Bibbiano (Rc), 2020, mista (matita, acquerelli e pastelli acquerellabili su carta da passpartout).

“Un'anziana signora cavalca uno struzzo e saluta lo spettatore mentre un animale domestico, il suo gatto, saluta lei a sua volta. Una mano traccia una linea rossa sul foglio, che termina in una macchia che assume la forma di un cuore.”

“Ho rappresentato la rigenerazione di un ricordo, perché da sempre per me l'arte è uno strumento di terapia, un modo per risolvere i miei conflitti, per vendicarmi delle ingiustizie e dei torti subiti (non solo da me, ma dall'umanità intera…). Non c'è bisogno di urlare se si ha una matita un foglio e tanti bei colori... e a volte basta solo la matita. Ho rappresentato la RI-GENERAZIONE, una generazione, quella dipartita lo scorso Marzo, che risorge in groppa ad uno struzzo con la con la gorgiera, nei suoi abiti migliori, con i capelli in piega e saluta chi non ha potuto salutare e riceve in cambio saluti da tutti gli spettatori che osservano l’immagine. L'immagine è descrittiva, ma anche riassuntiva e simbolica, perché la donna anziana rappresenta una generazione, mentre lo struzzo che è simbolo di giustizia, ma anche di risurrezione vuole rigenerare un ricordo gioioso e più accettabile dell'estremo saluto (negato a tutte le vittime) dello scorso Marzo. Infine, questo è un progetto di rigenerazione per me che investo sempre più nel mio lavoro, nella mia modalità di comunicare con il mondo attraverso le immagini. Ora si può, ora che c'è il caos anche fuori... ci si può prendere qualche rischio in più e provare a sbancare il lunario comunicando il proprio mondo e il proprio pensiero. Se non ora quando?”