Litacei skhodzhennya

Francesca Panetta

Roma (Roma), 2023, digitale.

"L'illustrazione si sviluppa partendo dalla parte negativa in alto a sinistra, ovvero due gambe di donna sanguinanti alle quali si attorcigliano delle piante carnivore che rappresentano la contrapposizione tra bellezza e pericolosità. Dalla mantella rosa si viene poi a piombare su di un letto rappresentante il quotidiano della vita dalla quale la ragazza cerca di evadere saltando verso la luce. La gabbia per gli uccellini è una metafora della relazione che ormai con la porta aperta libera e lasci andare la verità di uccelli finti fatti di carta. Un materiale volatile e facilmente distruttibile come la relazione.”

“Durante l'ultimo anno c'è stato un periodo estremamente pesante nel quale ho dovuto affrontare la fine di una relazione per me molto importante ma che mi ha portato ad annullarmi completamente come persona andando a dubitare di me stessa e di tutte le parti della mia vita. Mi sono accorta col tempo che in quella relazione ogni cosa, anche il gesto più banale, veniva preso con pesantezza e totale serietà. Ho capito in questi mesi che era proprio quello il problema. Il non saper affrontare le cose con leggerezza. L'illustrazione rappresenta quindi un percorso dallo stato di attanagliamento fino alla liberazione volatile verso un mondo che abbandoni il lato cupo della quotidianità."